"Una lama a doppio taglio" - Cairn

Un gruppo di avventurieri, in realtà un gruppo di disperati in cerca di qualche facile moneta, trova un’antica spada posata su una tomba di pietra. Convinti di concludere un ottimo affare, si recano nella più vicina locanda dove sperano di incontrare un mercante disposto a sborsare un bel gruzzolo per l’arma appena depredata.

Nella calma del rifugio un mercante in abiti eleganti sembra interessato alla spada e si unisce al gruppo in un angolo scuro della locanda per non attirare troppi sguardi durante la trattativa.

Quando l’occhio esperto del mercante si posa sulla spada la sua espressione cambia improvvisamente, il suo aspetto muta e la locanda diventa gelida e vuota in un batter di palpebre.

Gli avventurieri hanno cercato di ingannare nientemeno che Loki, il signore dell’inganno che, riconosciuta Gramr, la spada rubata al sonno di Sigurðr, mostra la sua vera forma e troneggia davanti ai malcapitati.

La porta della locanda si apre improvvisamente lasciando entrare un gelo penetrante, il paesaggio è cambiato e in un urlo tuonante Loki scompare lasciando i disperati a un terribile destino.

Agli Avventurieri rimangono Gramr e la loro vita.